Negli anni '80 Michael Mann inventò un nuovo modo di concepire il serial tv poliziesco. Nasceva Miami Vice, dove i poliziotti erano glamour ed eleganti quanto i narcotrafficanti che combattevano, e dove la patina di eleganza esclusiva nascondeva marciume, corruzione e violenza. Mann ha deciso di far rivivere sul grande schermo le gesta dei detective Sonny Crockett e Ricardo Tubbs, interpretati in tv dal 1984 al '94 dagli oggi dimenticati Don Johnson e Philip Michael Thomas. Il film Miami Vice esce il 28 luglio negli Usa, lo vedremo in Italia ad ottobre.
"Ho girato il film come se il suo predecessore televisivo non fosse mai esistito" giura Mann, già apprezzato autore di pellicole come Heat, Alì e Collateral. I nuovi poliziotti sono interpretati da Colin Farrell (nel ruolo di Crockett) e dal premio Oscar Jamie Foxx (in quello di Tubbs). La donna del cattivo, un pericoloso boss della droga, è Gong Li, diva assoluta del cinema asiatico e tra le icone di bellezza più ammirate. Sarà lei, nei panni della cino-cubana Isabella, a vivere una pericolosa e torrida storia d'amore con Sonny Crockett, infiltrato nella banda di narcotrafficanti. Completano il cast l'attrice di colore Naomie Harris, che interpreta Trudie (la donna dell'agente nero Tubbs) e Luis Tosar nel ruolo del capo malavitoso.
"E' un film maschio: c'è azione, violenza e glamour" dice il regista Mann, "ma abbiamo avuto un occhio di riguardo anche per i personaggi femminili, ricchi di sfaccettature". Girato in digitale ad alta definizione, Miami Vice si apre con una spericolata scena di inseguimento tra motoscafi e si dipana tra la Florida ("sensuale, misteriosa, letale" la definisce Mann) e la Svizzera. Oltre al rilancio di Farrell, travolto dalla tossicodipendenza, e alla conferma dell'acclamato Foxx, il film che tutti attendono come il maggior successo dell'estate lancia definitivamente Gong Li presso il pubblico occidentale, ancora una volta nel ruolo di donna bellissima e pericolosa.